Natale Giunta con “Born in Sicily”: menù a “chilometro zero”


Dopo l’approvazione all’ARS (Assemblea Regionale Siciliana) con 50 voti favorevoli, del disegno di legge a “Tutela e valorizzazione delle risorse genetiche ‘Born in Sicily’ per l’agricoltura e l’alimentazione”, e la mozione “Interventi per promuovere la diffusione e la valorizzazione dell’agricoltura urbana”, oggi più che mai sarà più semplice utilizzare prodotti “a chilometro zero” che oltre ad conservare intatte le proprietà organolettiche delle singole specialità faranno riscoprire i profumi, colori e sapori della terra di origine, ormai quasi dimenticati. Il vantaggi economico per di più sarà tangibile, con un risparmio sul prezzo finito al cliente, non caricato dagli ormai insostenibili costi aggiuntivi della filiera.

Sempre più ristoranti oggi infatti, anche a fronte degli alti costi di gestione e manodopera, scelgono di utilizzare prodotti autoctoni che è proprio lo scopo del progetto “Born in Sicily” presentato ieri al Ristorante Sailem al Castello a Mare di Palermo.

Il progetto “Born in Sicily” mira, sostanzialmente a sostenere il consumo di prodotti, coltivati e preparati esclusivamente nell’Isola.

Nelle cucine dello Chef Natale Giunta, sono state eseguite ricette gustose e raffinate con il solo utilizzo di ingredienti a “chilometro zero”. Gradito ospite l’attore Sasà Salvaggio, che con la sue perfomances e simpatia ha dato colore alla serata esaltando i piatti offerti durante il cocktail conclusivo. Lo Chef Giunta inoltre, durante la conferenza stampa tenutasi in presenza dell’Assessore Regionale alle Risorse Agricole e Alimentari Dario Cartabellotta, ha dichiarato l’intenzione di destinare per ogni menu “Born in Sicily” consumato, un euro alla Mensa del Padre Abraham, seguita da Fra Romano Fina, dei Frati Francescani di Sicilia, alla Gancia, in aiuto, in maniera itinerante, dei poveri senza fissa dimora.

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1 thoughts on “Natale Giunta con “Born in Sicily”: menù a “chilometro zero”

  1. Ma dov’erano i ristoratori palermitani?Forse a raccogliere “Cutupiddi”?

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