“Streat” Palermo Tour è… Marco Romeo!


Ciao AMICI… oggi indovinate di che parliamo???  Oggi si parla di Cibo! Ma non un cibo qualsiasi, si parla di cibo da strada..il nostro cibo da strada!!!

Tornati a Palermo, dopo un viaggio ideale tra culture e mondi lontani, “riassaporiamo” la bellezza e la tipicità della nostra Città con uno speciale Tour che abbiamo provato per voi, in compagnia di Marco Romeo ideatore di “Streat Palermo Tour”.

A voi l’intervista!

L: Ciao Marco, tanto per iniziare ti facciamo i nostri più sinceri complimenti per l’idea innovativa e brillante, prova inconfutabile che proprio dai giovani, deve ripartire un concetto nuovo di economia che va a braccetto con un’imprenditoria che nasce in primis dalla cultura e dalla formazione. Ci racconti in breve cosa è lo “Streat Palermo Tour” e da dove nasce l’idea?

M: Grazie per i complimenti Loredana. D’accordissimo con te sul principio dell’imprenditoria stimolata dalla cultura, nonostante vogliano convincerci che con la cultura non si mangi.

Cos’è lo Streat Palermo Tour? Intanto sottolineo che il termine “Streat” non è un errore di ortografia. Non tutti afferrano al volo il gioco di parole Street/Streat, da eat=mangiare in inglese.

Lo Streat Palermo Tour è un walking tour che attraversa le piazze storiche ed i mercati popolari del centro storico per l’assaggio del cibo di strada palermitano. Infatti, il cibo di strada a Palermo rappresenta una vera e propria attrazione turistica! La nostra bella città si posiziona al quinto posto mondiale nella classifica “top ten cities for street food” pubblicata nel 2012 dal sito virtualtourist.com, una delle maggiori community di viaggiatori del web.

I partecipanti allo Streat Palermo Tour hanno dunque il privilegio di gustare piatti popolari del calibro dell’arancina e dello sfincione in taverne e rosticcerie autentiche. Col termine “autentiche” intendo luoghi non frequentati da turisti, ma  esclusivamente da palermitani. Sono friggitorie e taverne nascoste tra i vicoli del labirintico centro storico  che un turista difficilmente riuscirebbe a trovare col solo ausilio di una guida cartacea. Anche perché i luoghi di ristoro da me scelti  non compaiono sulle guide! Il tour termina con un pranzo in una trattoria popolare  e dulcis in fundo… col cannolo riempito sul momento!

Durante la passeggiata, che dura quattro ore circa, svelo ai turisti le ricette e le storie popolari che da millenni animano la vita della Palermo di strada. La storia che generalmente desta più interesse è quella di Santa Rosalia, ma ne riservo tante altre che qui non svelo per punzecchiare la vostra curiosità!

L’idea l’ho collaudata per tanti anni con gli amici stranieri in visita a Palermo. Avendo viaggiato tanto e vissuto per diversi anni all’estero e in altre città italiane, ho avuto la fortuna di stringere amicizia con persone di tutto il mondo, dalle quale ho poi preso ispirazione per lanciare lo Streat Palermo Tour. In breve possiamo dire che il mio tour non nasce da un’intuizione di business ma semplicemente da esperienze di vita e di viaggio. Io credo che la vera idea innovativa del mio tour non consista tanto nel walking tour in sè, ma piuttosto nel modo di operare che vuole far sentire il turista a proprio agio, proprio come se stesse passeggiando per Palermo con un amico. Questo è il concept del “turistAmico”, termine da me coniato per indicare un tipo di approccio genuino e trasparente con i turisti.

L’idea del Passaporto del Mangione invece, nasce dal Camino de Santiago de Compostela, che ho percorso nel 2009 con mio fratello. Come ben saprete, prima della partenza ogni pellegrino deve dotarsi della “credencial”, una sorta di documento di riconoscimento sul quale vengono apposti i timbri delle chiese locali visitate lungo il tragitto per Santiago.

Ed ecco che la religiosissima “credencial” allo Streat Palermo Tour diventa il profanissimo Passaporto del Mangione! E quelle che erano le chiese del Camino de Santiago, a Palermo diventano friggitorie, taverne e “sfincionari” ambulanti. Devo confessare che l’utilità del Passaporto del Mangione ha stupito anche me! I partecipanti al tour infatti, vengono motivati a consumare tutte le prelibatezze di strada proprio per ottenere il timbro ufficiale dello Streat Palermo Tour. Inoltre, il Passaporto del Mangione, rimane al turista come un carino souvenir, testimonianza dell’autentica esperienza palermitana.

L: Noi sappiamo che tu, proprio per rifarci ad un concetto a noi molto familiare, hai alle spalle una formazione ed una preparazione eccellente. Ci sveli chi è Marco Romeo?

M: Così mi fai sentire importante Loredana!

Ho trentuno anni e sono di Palermo. Sono laureato in Lingue e Letterature Straniere con specializzazione in Lingua Araba. Parlo arabo, inglese e spagnolo. Questo perché ho avuto la fortuna di fare tante esperienze all’estero e non solo. Ho vissuto un  anno in Olanda per studi universitari e tre anni in Egitto per studio, lavoro e… amore!

Ho avuto altre brevi parentesi trascorrendo alcuni mesi in Inghilterra e in Tunisia. In Italia invece mi sono spostato per lavoro, prima Roma, poi  Milano, infine  Massa. Ho sempre avuto la passione per il viaggio e questa è stata la mia più grande motivazione nella scelta degli studi universitari.  Per me viaggiare non significa guardare, fotografare e ricordare. Per me viaggiare significa vivere, imparare ed emozionarsi. Ed è questo che vorrei regalare quotidianamente ai partecipanti dello Streat Palermo Tour. Nonostante la passione per il viaggio, ho sempre vissuto con malinconia l’allontanamento da Palermo. Ecco che nel 2010 ho finalmente preso la licenza da accompagnatore turistico e programmato il ritorno nella mia città natale. La mia filosofia di vita è semplice: vivi e viaggia, ma preferisco il gioco di parole in inglese: live and leave (vivi e parti).

L: La nostra Città è una delle mete più ambite tra i turisti di alto profilo, appassionati di arte, cultura e natura, ma Palermo da capoluogo siciliano, ha un ulteriore peculiarità, forse più delle altre mete italiane, e cioè un’ antica tradizione culinaria, caratterizzata dalla pasticceria e dal cibo cosiddetto di strada o street food. Ci potresti elencare alcuni dei cibi che rientrano in questa categoria? E qualche aneddoto che li ha resi famosi?

M: Quello che io presento come “the king of palermitan street food” è senza alcun dubbio il “pane ca’ meusa” specialità dell’antica comunità ebraica di Palermo, panino con milza e polmone di vitello, fritto nello strutto e servito in mezzo alla vastedda (pane morbido di forma circolare). Al secondo posto, che a questo punto potremmo definire “the princess of palermitan street food”, vi sono le panelle, frittelle di farina di ceci servite in mezzo al pane e spesso accompagnate dai “cazzilli”, crocchette di patate insaporite da prezzemolo e menta– Lo sfincione invece, che io presento come la pizza palermitana di strada, si è reso famoso grazie alle “vanniate” (urla di richiamo) degli sfincionari. Un tempo infatti, i carretti degli sfincionari privi dei vetri protettivi,  attiravano l’attenzione dei passanti urlando a squarciagola “scarsu r’ogghiu e chinu i pruvulazzo” (scarso d’olio e pieno di polvere) per sottolineare la povertà, o forse è meglio dire la semplicità del piatto, e soprattutto l’extragusto gratuitamente offerto dalle strade polverose. –  

L: Ci incuriosisce l’idea di vedere un turista straniero consumare un cibo, lontano per gusto e ingredienti, dalle sue abitudini alimentari. Quali sono stati, a memoria, i commenti più buffi o che hai sentito durante i tuoi tour?

M: E’ stata una simpaticissima coppia di americani a regalarmi il meglio. Lui ha dichiarato che il suo primo morso al panino con la milza lo avrebbe ricordato come il suo primo vero bacio. Mentre la moglie, con sorriso carico di malizia, ha colorato l’ultima tappa del tour esaltando le notevoli dimensioni del cannolo siciliano! E ti risparmio le scenette che si sono inventati con i cazzilli!

L: Marco, tutti possono partecipare ai tuoi tour anche noi di Palermofashionblog, ma cosa bisogna fare?

M: per iniziare, saltate la colazione il giorno del tour!  A parte gli scherzi, potete contattarmi via e-mail: info.streatpalermo@gmail.com; telefono +39 3385074679, tramite l’area contatti del sito ufficiale www.streatpalermo.com; o inviando un messaggio dalla pagina ufficiale di Facebook facebook.com/streatpalermo.

L: Marco, ti ringraziamo a nome di tutti gli amici di Palermofashionblog, per averci con la tua simpatia, accompagnato in un itinerario che si snoda tra rosticcerie, pasticcerie, venditori ambulanti, passando dalle panelle e alle arancine, fino ad arrivare al pranzo in una taverna tipica. Il bello è che con te a Palermo tutto questo è possibile!

M: grazie a voi! Rinnovo l’invito al mio tour a tutti gli amici di fashionblog! Non mi resta che dire Viva Palermo e Santa Rosalia!

Turisti… poche parole a buon intenditore…

                                  Buono Streat Tour a Tutti!!!!

Questo slideshow richiede JavaScript.